Gli amici di «Insieme per l’Europa»
Verso Monaco 2016
Incontro di lavoro in vista del grande evento di Monaco 2016. Cento partecipanti di vari Movimenti e Chiese provenienti da 12 Paesi. Le notizie degli attentati di Parigi fanno vivere momenti forti in un rinnovato impegno per la pace

L'incontro del amici di «Insieme per l'Europa» in Olanda
Catarina è una gen2 portoghese, studia Economia e Commercio. Fa parte del Comitato Regionale di «Insieme per l'Europa» (IpE) della città di Porto. È una delle cento persone arrivate alla Cittadella di Marienkroon, in Olanda, per l'incontro annuale dei Movimenti e Comunità amici di «Insieme per l'Europa». Come lei, ciascuno dei partecipanti porta con sé esperienze, attese, domande... è espressione della realtà che rappresenta a livello locale.
È un incontro di lavoro, quello che la Cittadella ha accolto dal 12 al 14 novembre. I partecipanti fanno il punto sulla preparazione del prossimo grande evento promosso da IpE che, dopo quello di Bruxelles nel 2012, vedrà radunate a Monaco, in Germania, dal 30 giugno al 2 luglio 2016, migliaia di persone provenienti da tutta Europa.
Siamo alla vigilia degli attentati di Parigi. Negli interventi si riconoscono le problematiche politiche, economiche e sociali che si vivono oggi in Europa, dall'emergere di forze populiste alle forti tensioni riguardo l'accoglienza ai rifugiati e le guerre in corso alle porte. Si riconoscono anche le forze nuove che allo stesso tempo si manifestano, nei giovani e nella società civile. Di sicuro la certezza che il momento attuale cambierà le comunità e i Paesi del «vecchio continente». In quale direzione?
Si ripercorre il cammino di IpE, caratterizzato, fin dall'inizio, dall'unità nella diversità e dalla consapevolezza di essere parte di una minoranza fiduciosa. Ciò che è avvenuto negli ultimi quindici anni, attraverso l'incontro e la riconciliazione tra realtà così diverse, dice che questa fiducia ha un effetto. Comunità e Movimenti hanno provato il gusto di incontrarsi, la fiducia reciproca ha cambiato le persone. Si parla dell'azione di Dio, che non si manifesta mai nella potenza e che afferma: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5).
Si lavora, a gruppi e in plenaria, nella preparazione dell'evento di Monaco, che avrà come titolo «Incontro. Riconciliazione. Futuro.» Monaco vuole essere un grande segno di unità. Nell'era della paura, una testimonianza di fede nella forza del Comandamento nuovo. Tra i simboli dell'evento si pensa a quello di una porta che si apre, sguardo verso il futuro.
I tre giorni di Monaco si suddivideranno in due grandi momenti. Il 30 giugno e il 1 luglio, un Congresso internazionale al Circus-Krone-Bau, impostato su 19 Forum e 16 Tavole rotonde su altrettanti argomenti; due giorni per scambiarsi esperienze e prospettive, per dirsi come andare incontro alle realtà sottostanti ogni tematica. Il 2 luglio, una Manifestazione alla Karlsplatz (Stachus), aperta alla città, dal titolo «500 anni di divisione sono abbastanza - l'unità è possibile!» Da gennaio 2016 saranno aperte le iscrizioni online.
La mattina conclusiva a Marienkroon si vive sotto lo choc degli attentati avvenuti durante la notte a Parigi. Mancano notizie sicure. C'è il timore per le persone care, per la sicurezza nei viaggi di ritorno... Si fa un momento di silenzio, seguito dalla preghiera del «Padre nostro» cantato in russo dagli amici ortodossi. Un momento solenne, mano nella mano; gesti concreti, che rafforzano la fede nell'azione di Dio espressa in precedenza. Si decide di fare una dichiarazione pubblica in proposito, diffusa in seguito dai mezzi di comunicazione (vedi box).
Catarina è la prima a partire. Non ha paura. Sorride e saluta tutti: «Arrivederci a Monaco».
Testo: Parola di vita